Johnson Righeira, fondatore del noto duo omonimo famoso in tutto il mondo per la hit discografica 'Vamos a la playa', diventa cittadino onorario del Bardo, la micronazione intenzionale più artistica del (quinto) mondo (quello delle micronazioni, appunto). La simpatia dell'artista torinese per le micronazioni non è recente: è cosa risaputa che dal suo balcone in quel di Agliè sventolasse la bandiera dell'Isola delle Rose. Almeno sino a poco tempo fa', quando è stata prontamente sostituita dal vessillo del Bardo che è così approdato nel Canavese e si muove al vento con sprezzo delle chiacchiere.

Johnson ha di recente scelto la vita di campagna, così come il Duca del Bardo una decina di anni fa', e aggiunge al comune interesse per la musica quello per la cittadinanza nel Ducato e per le sue molteplici iniziative. Innamoratissimo della natura, del silenzio e dei campi intorno alla sua nuova residenza ha deciso di acquistare una vigna e buttarsi nella produzione vitivinicola. 

Per chi non lo sapesse i Righeira sono stati un duo musicale italiano formato da Stefano Rota con lo pseudonimo di Michael Righeira e Stefano Righi con lo pseudonimo di Johnson Righeira, che ottennero il loro maggior successo discografico negli anni ottanta. Nella primavera del 1983 venne pubblicato dall'etichetta discografica CGD l'orecchiabile brano Vamos a la playa, cantato in spagnolo, che ottenne un clamoroso successo di pubblico e di critica, diventando un tormentone dell'estate di quell'anno e rimanendo uno dei tormentoni più popolari anche nei decenni successivi.
Il singolo raggiunse il primo posto della Hit Parade italiana e vi rimase per sette settimane quindi in Europa, vendendo oltre tre milioni di copie.

La canzone venne stampata anche in altri paesi esteri, compresi gli Stati Uniti, su etichetta A&M, all'epoca di proprietà di Herb Alpert e che in catalogo aveva artisti come i Police e i Supertramp. Nel 2021 Johnson Righeira festeggia il quarantennale dell'uscita sulla sua etichetta discografica Kottolengo Recordings che ha pubblicato una versione fluorescente di “Vamos a la play”, un brano folle di Panza Belly “Te ballu” e una versione elettronica cantata da lui de “Il veliero” di Mogol-Battisti.