"Le piccole comunità sono la base della democrazia. Sono il luogo in cui i cittadini possono partecipare attivamente alla vita politica e sociale."

Alexander Herzen nacque a Mosca nel 1812, figlio illegittimo di un aristocratico proprietario terriero russo e di una governante tedesca. La sua infanzia segnata dalla condizione di figlio illegittimo lo rese sensibile alle ingiustizie sociali e lo spinse a ricercare un sistema politico e sociale più giusto.

La gioventù e l'esilio

Herzen si laureò in fisica e matematica all'Università di Mosca, dove si avvicinò alle idee socialiste. Nel 1834 fu arrestato per aver partecipato a un circolo rivoluzionario e condannato al confino in Siberia. Nel 1839 riuscì a fuggire e si rifugiò in Europa, dove visse in esilio per il resto della sua vita.

In esilio, Herzen fondò la rivista "Kolokol", che divenne un importante organo di diffusione delle idee rivoluzionarie in Russia. Herzen criticava il capitalismo, che considerava un sistema fondato sull'oppressione dei lavoratori, e il socialismo centralista e autoritario, che riteneva contrario ai principi della libertà e dell'autodeterminazione dei popoli.

Herzen sosteneva che la Russia aveva una via propria al socialismo, che doveva basarsi sulle piccole comunità contadine. Era convinto che le comunità contadine, con la loro organizzazione democratica e la loro solidarietà sociale, rappresentassero un modello alternativo al capitalismo e al socialismo centralista.

Le idee di Herzen ebbero un'influenza significativa sul populismo russo, un movimento politico e sociale che si proponeva di liberare la Russia dalla schiavitù e dalla servitù della gleba e di creare una società basata sulla giustizia sociale e sulla democrazia.

Il pensiero di Herzen sulle piccole comunità

Herzen considerava le piccole comunità contadine come la base per la costruzione di una società socialista. Egli sosteneva che le comunità contadine, con la loro organizzazione democratica e la loro solidarietà sociale, rappresentavano un modello alternativo al capitalismo e al socialismo centralista.

In un articolo pubblicato su "Kolokol" nel 1853, Herzen scrisse:

"Le comunità contadine sono la base della società russa. Sono il luogo in cui si conservano i valori della solidarietà sociale e della democrazia. Su di esse si deve costruire il nuovo ordine sociale."

Herzen criticava il capitalismo, che considerava un sistema fondato sull'oppressione dei lavoratori. Egli sosteneva che il capitalismo impoverisce la maggioranza della popolazione e crea un'enorme concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi.

Herzen criticava anche il socialismo centralista e autoritario, che riteneva contrario ai principi della libertà e dell'autodeterminazione dei popoli. Egli sosteneva che il socialismo centralista e autoritario crea un nuovo tipo di oppressione, che sostituisce l'oppressione economica con l'oppressione politica.

Herzen sosteneva che le piccole comunità sarebbero più democratiche e trasparenti delle società centraliste per i seguenti motivi:

  • Le piccole comunità sono più facili da governare democraticamente. In una piccola comunità, è più facile per i cittadini partecipare alla vita politica e sociale. I cittadini possono conoscersi personalmente e possono comunicare facilmente tra loro. Ciò rende più facile prendere decisioni democratiche e assicurarsi che le decisioni siano trasparenti.
  • Le piccole comunità sono più legate alla terra e alle tradizioni locali. I membri di una piccola comunità hanno maggiori probabilità di avere un senso di appartenenza e di comunità. Questo senso di appartenenza può favorire la democrazia e la trasparenza, poiché i cittadini sono più propensi a partecipare alla vita politica e sociale se si sentono parte della comunità.
  • Le piccole comunità sono più in grado di soddisfare i bisogni dei propri membri. In una piccola comunità, è più facile per i cittadini identificare i propri bisogni e trovare soluzioni per soddisfarli. Questo può favorire la democrazia e la trasparenza, poiché i cittadini sono più propensi a partecipare alla vita politica e sociale se si sentono ascoltati e rappresentati.

Ecco alcune citazioni da opere di Herzen che illustrano le sue idee sulle piccole comunità:

"Le piccole comunità sono la base della società. Sono il luogo in cui si conservano i valori della solidarietà sociale e della democrazia. Su di esse si deve costruire il nuovo ordine sociale." (Passato e pensieri)

"Le grandi società sono sempre state oppressive e tiranniche. Sono state governate da una minoranza privilegiata che ha sfruttato la maggioranza. Le piccole comunità, invece, sono democratiche e trasparenti. Sono governate dalla maggioranza e soddisfano i bisogni dei propri membri." (Dall'altra sponda)

"Le piccole comunità sono legate alla terra e alle tradizioni locali. Questo le rende più stabili e resilienti. Sono in grado di resistere alle forze del cambiamento e di preservare la propria cultura e i propri valori." (Kolokol)

Le idee di Herzen sulle piccole comunità hanno avuto una significativa influenza sul populismo russo, un movimento politico e sociale che si proponeva di liberare la Russia dalla schiavitù e dalla servitù della gleba e di creare una società basata sulla giustizia sociale e sulla democrazia.

L'influenza del pensiero di Herzen

Le idee di Herzen ebbero un'influenza significativa sul populismo russo, un movimento politico e sociale che si proponeva di liberare la Russia dalla schiavitù e dalla servitù della gleba e di creare una società basata sulla giustizia sociale e sulla democrazia.

Il populismo russo si ispirò al pensiero di Herzen per la sua visione di una società socialista basata sulle piccole comunità contadine. Il populismo russo ebbe un ruolo importante nella rivoluzione russa del 1917, che portò alla caduta dell'impero zarista.

Il pensiero di Herzen si discosta molto dal sovietismo industriale e dal marxismo-leninismo. Il sovietismo industriale, che si sviluppò in Unione Sovietica a partire dagli anni Venti, era basato su un'economia centralizzata e su un sistema politico autoritario. Il marxismo-leninismo, che è la teoria politica alla base del sovietismo industriale, è un'ideologia che prevede la creazione di un'utopia socialista attraverso la dittatura del proletariato.

Herzen, invece, non credeva nella possibilità di creare un'utopia socialista attraverso la violenza e l'oppressione. Egli era convinto che la rivoluzione socialista dovesse essere un processo graduale, che dovesse partire dalla base, dalle piccole comunità contadine.

Il pensiero di Herzen rimane un'importante fonte di ispirazione per chi si batte per una società più giusta e più democratica. Il suo pensiero ci ricorda che le piccole comunità possono essere un modello alternativo al capitalismo e al socialismo centralista.

L'amicizia con Proudhon

Alexander Herzen e Pierre-Joseph Proudhon si incontrarono per la prima volta nel 1847 a Parigi, dove entrambi erano in esilio. Herzen era già un noto rivoluzionario russo, mentre Proudhon era un filosofo e un economista francese che aveva appena pubblicato il suo libro più famoso, "Qu'est-ce que la propriété?".

I due uomini si trovarono subito in sintonia, condividendo un'idea comune di giustizia sociale e di democrazia. Herzen fu affascinato dalla teoria anarchica di Proudhon, che sosteneva che la proprietà privata era un furto e che la società doveva essere basata sulla cooperazione e sulla solidarietà.

Herzen e Proudhon divennero amici intimi e si scambiarono numerose lettere e visite. Herzen scrisse di Proudhon:

"Proudhon è il mio maestro, il mio mentore. È stato lui a insegnarmi a pensare in modo critico e a credere nella possibilità di un mondo migliore."

L'amicizia tra Herzen e Proudhon ebbe un'influenza significativa sulle loro opere. Herzen sviluppò le sue idee socialiste sulla base della teoria anarchica di Proudhon, mentre Proudhon fu influenzato dall'idealismo di Herzen.

L'amicizia tra Herzen e Proudhon si concluse con la morte di Proudhon nel 1865. Herzen rimase profondamente addolorato per la perdita del suo amico e continuò a studiare e a diffondere le sue idee.

Il ritorno in Russia e gli ultimi anni

"La  Russia è cambiata, ma io non sono cambiato"

Nel 1864, dopo 17 anni di esilio, Herzen decise di tornare in Russia. Il suo ritorno fu un evento molto atteso dai circoli rivoluzionari russi, che vedevano in lui un leader carismatico e un simbolo della lotta per la libertà.

Herzen tornò in Russia con l'intenzione di continuare la sua attività politica. Tuttavia, la situazione politica era cambiata radicalmente rispetto al periodo in cui era stato costretto a lasciare il paese. Lo zarismo era diventato più repressivo e le possibilità di un cambiamento rivoluzionario erano molto scarse.

Herzen si trovò quindi di fronte a una situazione difficile. Da un lato, non voleva rinunciare alla sua attività politica, dall'altro era consapevole dei rischi che correva.

Per un certo periodo, Herzen tentò di conciliare la sua attività politica con le esigenze della censura. Tuttavia, ben presto si rese conto che era impossibile. Nel 1866, Herzen fu costretto a chiudere la rivista "Kolokol".

Dopo la chiusura della rivista, Herzen si dedicò alla scrittura di opere di carattere storico e filosofico. Le sue opere di questo periodo sono caratterizzate da un tono più pessimista e rassegnato. Herzen si rendeva conto che la Russia era ancora molto lontana dalla libertà e che la sua lotta era destinata a fallire.

Alexander Herzen morì a Parigi nel 1870, all'età di 58 anni. La sua morte fu un evento molto doloroso per i circoli rivoluzionari russi. Herzen era stato un leader carismatico e un simbolo della lotta per la libertà. La sua opera ha avuto un'influenza profonda sul pensiero russo e ha contribuito a plasmare la coscienza politica della Russia moderna.

📚 Consigli di lettura 

Alexander Herzen è stato un prolifico scrittore e pensatore, e la sua bibliografia è vasta e diversificata. Ecco una guida per orientarsi tra le sue opere:

Opere principali

  • Passato e pensieri (1852-1867): un'autobiografia che racconta la vita di Herzen dall'infanzia all'esilio.
  • Dall'altra sponda (1848-1851): una raccolta di saggi e articoli che trattano di politica, filosofia e cultura.
  • Kolokol (1853-1866): una rivista politica pubblicata da Herzen in esilio.
  • Di chi la colpa? (1847): un romanzo che racconta la storia di un giovane aristocratico russo che si oppone al sistema zarista.
  • La gazza ladra (1848): una novella che racconta la storia di un contadino russo che viene ingiustamente accusato di un crimine.

Opere minori

  • Opere letterarie (1845-1852): una raccolta di poesie, racconti e romanzi.
  • Opere filosofiche (1845-1867): una raccolta di saggi e articoli che trattano di filosofia, politica e società.
  • Opere politiche (1845-1867): una raccolta di saggi e articoli che trattano di politica e società.

Edizioni critiche

  • Sämtliche Werke, a cura di M. K. Lemke, 12 volumi, Berlino, 1921-1927.
  • Sobranie sochinenij, a cura di M. K. Lemke e M. M. Dragomanov, 12 volumi, Mosca, 1954-1956.
  • Herzen: A Documentary Biography, a cura di I. Berlin, Londra, 1975.

Studi critici

  • Alexander Herzen: The Russian Radical, di I. Berlin, Londra, 1975.
  • Herzen and His Russia, di E. Lampert, Londra, 1965.
  • Alexander Herzen: A Life in Letters, di M. Raeff, Londra, 1965.

Questa bibliografia è solo un punto di partenza per la scoperta dell'opera di Alexander Herzen. Il suo pensiero è complesso e sfaccettato, e merita di essere studiato e approfondito.


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