Il post-umanesimo, a volte abbreviato in >H , è un'ideologia che è andata fuori dagli schemi nell'estremità pro-tecnologica dello spettro tecnologico. Il post-umanesimo rientra in diverse scuole di pensiero.
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Programma
Prodotto del miglioramento trans-umano (eliminazione dell'invecchiamento, consentire l'immortalità e migliorare notevolmente le capacità intellettuali, fisiche e psicologiche umane), gli esseri umani cesseranno di essere umani per diventare post-umani.
Gli esseri umani dovrebbero digitalizzare completamente se stessi, trasformandosi in esseri superiori che non devono preoccuparsi di sostenere un corpo biologico.
I robot/programmi dovrebbero sostituire completamente l'umanità a tutti i livelli, fino a quando non si estingue, lasciando un pianeta terra pieno di automi completamente efficienti senza emozioni.
Differenze con il Transumanesimo
I due movimenti non condividono le stesse radici né prospettive. Mentre il Postumanesimo nasce dal Postmodernismo, il Transumanesimo cerca le proprie origini nell'Illuminismo, e quindi non espropria l'umanesimo. Il concetto di postumano stesso è interpretato in un'accezione specificamente transumana.
"Ciò che il transumanesimo e il postumanesimo condividono è che la tecnologia è un tratto del corredo umano ma il loro approccio è strutturalmente diverso. I transumanisti abbracciano il “miglioramento” e il potenziamento dell’essere umano nei suoi aspetti estetici, anatomici, cognitivi, genetici, convinti di riuscire presto o tardi ad aggirare i limiti strutturali e i vincoli biologici dell’uomo, sottraendolo così al suo destino ontologico di creatura che invecchia, si ammala e muore.
Più che essere vista come un mezzo funzionale per ottenere un potenziamento o addirittura l’immortalità, la tecnologia per il postumanesimo permette invece lo smantellamento di quei dualismi, identità e confini messi in discussione dal femminismo e dai gender studies, quali organismo/macchina, fisico/non fisico, tecnologia/sé.
A partire dalla messa in discussione del concetto tradizionale di essere umano, il postumanesimo inaugura una prospettiva volta a ridefinire l’umano in senso plastico, dinamico, relazionale, persino ibridativo. In questa visione, l’umano perde la totale preminenza ontologica, epistemologica, etica sul non umano e viene interpretato come un prodotto storico mutevole e liquido, plastico. Viene pertanto posta in discussione la sua identità: l’essere umano è di fatto un costrutto storico che può essere modificato."
– da "Cyberuomo. Dall'intelligenza artificiale all'ibrido uomo-macchina. L'alba del transumanesimo e il tramonto dell'umanità" di Enrica Perucchietti, Arianna Editrice (2019)