L'Animal Liberation Front (ALF) è un movimento di resistenza politica e sociale internazionale, senza leader e decentralizzato, che si impegna e promuove un'azione diretta non violenta per protestare contro gli episodi di crudeltà verso gli animali. Nasce negli anni '70 dalle Bande della Misericordia. I partecipanti affermano che si tratta di una moderna ferrovia sotterranea, che rimuove animali da laboratori e fattorie, distrugge strutture, organizza rifugi, cure veterinarie e gestisce santuari dove successivamente vivono gli animali. I detrattori li hanno etichettati come terroristi.
Il teorico dell'ALF era Barry Horne, uno spazzino che decise di dedicare la propria vita ai diritti degli animali. Catturato e condannato a 18 anni di carcere per terrorismo in seguito ad alcuni atti di sabotaggio e danneggiamento nei confronti di macellerie e pelliccerie e illeciti tra cui il furto di pollame da un allevamento avicolo e 36 beagles all'università di Oxford.
L'ALF si costituisce nel 1976 in Inghilterra, già dall'inizio degli anni ottanta rivendica azioni negli Stati Uniti ed in Europa.
Per suscitare clamore tra l'opinione pubblica, l'ALF inizia a commettere azioni dirette, quali appropriazione indebita degli animali dagli allevamenti, stabulari o laboratori, danneggiamenti nei centri farmaceutici, ospedali ed università, il danneggiamento delle strutture di aziende il cui profitto, secondo i membri dell'ALF, sarebbe legato ad attività di sfruttamento degli animali o del loro lavoro.
Lo scopo dell'ALF, secondo l'ALF medesima risulta essere: "causare deliberatamente perdite finanziarie a coloro i quali sono ritenuti colpevoli di attuare procedure di sfruttamento degli animali, con il ricorso al danneggiamento e alla distruzione della proprietà."; Nel lungo termine, l'ALF si propone di causare il fallimento finanziario delle imprese che perseguono o ottengono il loro profitto tramite uso o sfruttamento degli animali in qualunque sua forma (es. apicoltori che ottengono miele e altri prodotti dalle arnie attraverso il lavoro delle api); L'ALF dichiara inoltre che gli attivisti operano autonomamente ed anonimamente in piccoli gruppi (definiti cellule) o individualmente e non sono dotati di una struttura centralizzata o di coordinamento, né interagiscono fra di essi, ciò si deve alla consapevolezza dell'illegalità delle proprie metodiche.
Gli obiettivi principali che l'ALF dichiara di perseguire risultano essere:
- infliggere un danno economico a coloro che traggono profitto dal tormento e dallo sfruttamento degli animali,
- liberare gli animali dai luoghi di abuso, come laboratori, industrie, allevamenti di animali da pelliccia ecc. e sistemarli in luoghi di pace dove possano vivere le loro vite naturali, liberi dalle sofferenze,
- rivelare l'orrore e le atrocità commesse contro gli animali dietro le porte chiuse, usando azioni dirette non violente e liberazioni,
- prendere tutte le necessarie precauzioni per evitare di arrecare danno ad animali, umani e non,
- Ogni gruppo di persone o persone singole che sono vegani e fanno azioni in accordo con le linee guida dell'ALF hanno il diritto di sentirsi parte dell'ALF.