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La triscele è presente anche negli stemmi di varie dinastie nobili d'Europa, quali gli Stuart d'Albany d'Inghilterra (forse derivato proprio dal loro dominio su isole del mare d'Irlanda), i Rabensteiner di Francia, gli Schanke di Danimarca, i Drocomir di Polonia, e in quello di Gioacchino Murat, re del Regno di Napoli all'inizio del 1800, ma tuttavia desideroso di conquistare anche il Regno di Sicilia; da qui l'adozione di uno dei più antichi simboli dell'isola (Murat si diceva inoltre, in maniera non legittima, re delle Due Sicilie, ignorando la presenza sul trono del sovrano siciliano Ferdinando III di Borbone).

Nelle varie tradizioni mistiche e religiose il tiskell ha assunto molteplici significati:

i Tre Cerchi dell'essere o della manifestazione: Ceugant, il Mondo dell'Assoluto; Gwynwydd, il Mondo Spirituale dell'Aldilà e Abred, il Mondo Umano o della Prova;internamente ad Abred è il simbolo dei tre aspetti del mondo materiale: la Terra (cinghiale), l'Acqua (Salmone) e il Cielo (Drago) che con il loro movimento si riuniscono tutti nel quarto elemento, il Fuoco, simboleggiato dal cerchio che racchiude il triskell.

la Triplice Manifestazione del Dio Unico: la Forza, la Saggezza e l'Amore e, quindi, le tre classi della società celtica che incarnavano tali energie, Guerrieri, Druidi e Produttori (i lavoratori);il Passato, il Presente e il Futuro riuniti al centro in un unico Grande ed Eterno Ciclo chiamato Continuo Infinito Presente, in cui tutto esiste allo stesso momento. Ecco perché, nella festa celtica di Samhain del 1º novembre gli uomini potessero incontrare non solo i loro antenati defunti, ma anche i loro discendenti ancora a venire; le tre fasi solari nella giornata: alba, mezzogiorno, tramonto;la Dea nei suoi tre aspetti di Vergine-Madre-Vecchia/Figlia-Madre-Sorella; la triplice manifestazione dell'uomo: corpo, emozioni/sentimenti/pensieri e spirito, ma anche Azione, Sentimento, Pensiero e le tre età dell'esistenza infanzia, maturità, vecchiaia;la triplice specializzazione della dea Brigit come custode e dispensatrice del Fuoco Sacro e protettrice dei poeti, dei fabbri e dei guaritori; il segno sul quale il santo cristiano Patrizio spiegherà il concetto della Trinità ai celti irlandesi, dopo avere trasformato però il triskele in un trifoglio.

il simbolo della trinità femminile della battaglia Morrigan-Macha-Boadb e di quella maschile Ogma-Lugh-Dagda
Anche il senso di rotazione apparente del simbolo, come anche nella svastica, assume un diverso significato: se, a partire dal centro del simbolo, le tre spirali si avvolgono su sé stesse da destra verso sinistra viene rappresentato il turbinare delle energie dall'interno verso l'esterno, ovvero la "manifestazione"; se invece si sviluppano da sinistra verso destra si simboleggia la discesa negli inferi. Nei popoli celtici e in termini di simbolismo assoluto il Triskell rappresenta nella sua versione destrorsa, ovvero con le spirali che si avvolgono verso sinistra, stilizzato, il movimento del sole, e diventa quindi una specie di "ruota del Sole", con riferimento al dio irlandese Dagda, e si connota così come simbolo positivo accanto alla svastica indoeurope.

Nella sua variante sinistrorsa, ovvero con le spirali che si avvolgono, o "finiscono", verso destra, questo simbolo sarebbe un potente talismano contro il malocchio e la stregoneria in generale, probabilmente in riferimento al suo carattere di "chiusura" opposto a quello di "apertura" che distinguerebbe la versione destrorsa, ma c'è da dire che questa versione è maggiormente caratterizzata come "sinistra" e speculare alla sua opposta figurata come solare, luminosa e vitale.