🏡 Chi Siamo
Questo sito vuole essere un luogo deputato alla geografia della mente di chi si sente di condividere la nostra visione del mondo, e di chi vuole avvicinarsi a questa coraggiosa posizione.
Noi abbiamo le idee chiare: il nostro obiettivo è nutrire e far crescere una realtà fatta di persone consapevoli in ambito politico, di alimentazione etica, di rispetto per la natura, gli animali e la bio-diversità, di uso attivo del cervello e affrancamento dal controllo mediatico e statalista.
Concentrandoci sul rapporto uomo-natura attraverso lo studio, la ricerca e la diffusione dei relativi fondamenti e di nuove scoperte cerchiamo di immaginare un mondo in equilibrio partendo da noi stessi: la rivoluzione si combatte giorno per giorno iniziando a tavola, facendo la spesa, coltivando il nostro cibo, rispettando la Tradizione, quella primordiale, libertaria ed autarchica.
Educando quindi i nostri figli ai valori e alla spiritualità, mantenendo il nostro corpo e la nostra mente sani, in accordo con la nostra natura.
Tutto questo è possibile, imparando a pensare di testa propria: c'è un filo sottile che lega spiritualità, benessere, alimentazione etica, rispetto per la diversità umana ed animale, cultura, politica e natura.
Unirsi in rete con persone simili che condividano il nostro modo di pensare è un buon modo per iniziare a cambiare la realtà.
La nostra visione si basa sulla creazione di comunità-villaggi in cui le persone occupano il proprio spazio ed in cui possano vivere in accordo con i propri princìpi. Questi princìpi dipendono dalla natura delle persone che formano la comunità, in primo luogo, perché l’ultima cosa che vogliamo fare è imporre un sistema rigido o dogmatico di qualsiasi tipo.
Una Libera Comunità può essere fondata riconoscendosi in un ampio spettro di orientamenti siano essi pagani, monoteisti, eterosessuali, omosessuali, vegani, contadini, artigiani, artisti, etnicamente omogenei o uniti in tribù miste, etc. in quanto per le Libere Comunità il fattore primario oggi è l’autosufficienza: energetica ed alimentare. Il futuro non riserva nulla di buono, soprattutto nelle città. Dobbiamo essere pronti al cambiamento.
Pensiamo che certi valori siano degni di essere preservati per le generazioni future e per questo vogliamo favorire un clima in cui questo sia possibile.
🗞️ Articoli Recenti
Che cos'è una Micronazione? Tutto ciò che c'è da sapere
Il 19° secolo vide la crescita del concetto dello Stato-Nazione. Le prime micronazioni vennero alla luce proprio in quel periodo, in controtendenza rispetto alla pretesa degli Stati di subordinare le iniziative dei privati, compresa la fondazione di colonie, alla propria sovranità.
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Tipologie di Micronazioni tra simulazionismo e secessionismo: spettro e paradigma della micopatriologia classica
Il paradigma più comune nel micronazionalismo moderno è basato su una divisione bidimensionale tra due definizioni di simulazionismo e secessionismo.
Come creare la tua Micronazione
A pochi giorni dal dodicesimo anniversario di Flandrensis, Nicholas de Mersch d'Oyenberghe ha pubblicato un vademecum con i consigli utili per fondare la propria micronazione.
Posso creare la moneta della mia Micronazione?
È possibile per una micronazione creare la propria moneta? E quali sarebbero vantaggi e svantaggi?
La micronazione intenzionale del "Bardo"
Nelle colline del monregalese sorge la micronazione de “Il Bardo”, uno staterello retto dal duca Piercarlo Bormida e da una fitta corte di ministri.
Il Santuario del Bardo
Il Santuario del Bardo è un progetto della micronazione del Bardo. È principalmente uno spazio, una casa di campagna in cui vivono esseri umani e numerosi animali, che in questo luogo hanno trovato riparo, buon cibo e la libertà di essere se stessi. Il Santuario del Bardo non è una fattoria didattica e non è una nuova versione di uno zoo rurale dove trascorrere le domeniche. Il Santuario del Bardo è un luogo dove uomini e animali convivono rispettandosi e contagiandosi a vicenda. Oltre ai nostri amici di vita, Bardo ospita temporaneamente animali selvatici da reintrodurre in natura come volpi e ricci.
Flandrensis: il Grande Duca dei Pinguini. Intervista con la micronazione antartica
“L'unico Paese al mondo che non vuole che la sua terra sia abitata da persone”
Flandrensis si trova su cinque piccole isole delle coste dell'Antartide occidentale e nel 2008 ha basato la sua affermazione su un'interpretazione del Trattato sull'Antartide (1959). Il trattato proibisce a qualsiasi nazione di rivendicare il territorio antartico tra 90-150° (Antartide occidentale), ma il trattato non menziona le rivendicazioni di singole persone.
Così l'attuale reggente Nicholas de Mersch d'Oyenberghe rivendicò le isole a suo nome personale e inviò lettere alle Nazioni Unite e alle nazioni che firmarono il Trattato sull'Antartide per informarle della sua rivendicazione, quindi concesse le sue isole al Granducato.
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Consolato Estense del Gran Ducato di Flandrensis
I membri del Corpo Diplomatico Flandrense sono diplomatici che rappresentano il Granducato di Flandrensis in un altro stato sovrano. Ambasciatori e Consoli allargano la comunità Flandrense e aiutano lo sviluppo della nostra identità nazionale. Hanno contatti con le autorità e le organizzazioni locali, organizzano incontri occasionali con cittadini o altri micronazionalisti e sensibilizzano la comunità locale su Flandrensis e sui cambiamenti climatici.
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Contea Ecologica di Ca' Pallai
Non permettendo a nessun essere umano di accedere nella sua madrepatria, nel 2022 il governo del Flandrensis ha stabilito i "Territori d'Oltremare", consentendo ai cittadini di far riconoscere il loro territorio come contea ecologica, provincia, dipendenza della corona o colonia del Flandrensis.
L'obiettivo della Contea Ecologica di Ca' Pallai è quello di creare un pezzo di terra dove sia possibile vivere a stretto e rispettoso contatto con madre natura, organizzare eventi per promuovere modi di vivere ecologici.
Bardo incontra Flandrensis
Il 21 Luglio 2020 il Bardo ha accolto il Console Estense del Granducato di Flandrensis, Barone Manuel Noorglo, per firmare il trattato di reciproco riconoscimento fra le due micronazioni vicine per impegno a favore dell'ambiente.
Il Duca Reggente Piercarlo von Bòrmida crede fermamente nella collaborazione con il Granducato di ghiaccio più famoso del mondo e nelle sue azioni positive contro il surriscaldamento globale.
Flandrensis invade il Bardo!
Le guerre e i dissidi tra micronazioni sono meno consueti dei macro conflitti a cui siamo ormai abituati, ma non sono impossibili, a volte accadono per divergenze, altre volte per rivendicazioni di territori in comune, altre volte per il semplice egotismo di capi di Stato usciti di senno... Ma in questo caso si è trattata di un'invasione pacifica.
Flandrensis supporta Città di Smeraldo: Nuove Antiche Foreste
Sempre più spesso, ormai, si percepisce un gran bisogno di "ecologia", di cambiare le cose, di sperare in un futuro migliore. Allo stesso tempo non è raro che le persone finiscono per imbarcarsi in progetti che poi si rivelano di scarso valore. Se invece si uniscono le forze in progetti educativi e di alto valore ambientale, il risultato è di certo più inclusivo.
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Flandrensis: mettiamo radici per il futuro!
???????? Possiedi un terreno e vuoi trasformarlo in un bosco? Contattaci! Il Consolato Estense del Gran Ducato di Flandrensis aderisce al piano d'Azione Ambientale per il futuro sostenibile tramite il bando per la distribuzione gratuita di piante forestali nell'ambito del progetto "Quattro milioni e mezzo di alberi in più: piantiamo un albero per ogni abitante dell'Emilia-Romagna"!
???? La Regione Emilia-Romagna prosegue nel progetto “Mettiamo radici per il futuro” con lo scopo di estendere le aree boschive e le foreste in generale, realizzare nuovi boschi e piantagioni forestali in prossimità dei corsi d’acqua, riqualificare sistemi agroforestali, siepi e filari in un contesto di valorizzazione del paesaggio e di fruizione pubblica del territorio.
Una delegazione di Monaci Tibetani in visita alla micronazione del Bardo
Il Ducato di Bardo ha ospitato alcuni monaci tibetani per il 'Progetto Eirene - danza per la terra'.
I nostri amici del monastero di Ganden hanno lasciato il ducato: ma torneranno in India con un tributo che porterà il segno della nostra amicizia oltre i confini degli stati nazionali, la bandiera del Bardo. Sono stati momenti di vera gioia e comprensione tra le anime, sappiamo che ci rivedremo, anche se non sappiamo quando.
Il simbolo del sole e della stella nera sventolerà ancora per ricordare la libertà dei popoli, e questa volta in terre lontane dalla nostra piccola patria.
Lunga vita al Tibet.
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Danza preispanica Tonatiuh al Ducato del Bardo – Unica data "italiana" del gruppo messicano
Altro “gemellaggio” per il Ducato del Bardo. L’occasione è nata dalla collaborazione fra il Teatro Selvatico di Isacco Caraccio (ministro alle Interconnessioni per il Ducato) e Chiara Giribaldi di Creativity Maya, che ne ha proposto e organizzato il tour.
Dopo aver toccato Barçellonette in Francia, l’esuberante collettivo ha colorato di magia la micronazione di Torre Mondovì che si è popolata di personaggi e danzatori della cultura azteca per un rituale di purificazione molto intenso.
Flandrensis: "pronti ad annettere altri Territori d'Oltremare"
Al vaglio la campagna per le nuove annessioni territoriali.
Con la riforma costituzionale del Giugno 2022, il Granducato di Flandrensis ha ufficialmente aperto le porte all'incorporazione dei Territori d'Oltremare, annettendo tali terreni come Contee, Provincie, Dipendenze o Colonie Ecologiche di Flandrensis.
Tutti i cittadini possono richiedere il riconoscimento spiegando la missione del progetto e come si intende rispettarne i pilastri ecologici.
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Flandrensis entra a far parte dell'UNEP
Siamo orgogliosi di annunciare che Flandrensis ha ottenuto l'accreditamento come osservatore presso l'organo direttivo del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP) ????????
Non è stato facile spiegare la combinazione unica di essere un'organizzazione no profit ecologica utilizzando il concetto di micronazionalismo. Ma avevamo un portfolio molto forte e con tanti esempi di flandrensi in tutto il mondo che realizzavano i nostri pilastri ecologici: azioni di bonifica, eventi, marce climatiche... ♻️ ????????
Questo accreditamento porterà molti vantaggi al Flandrensis per promuovere l'importanza del continente bianco e per dialogare con organizzazioni che la pensano in maniera simile ????❄️
Segreti di Palazzo: il Ducato del Bardo Accoglie il Principato di Shedingeh
Domenica 17 settembre 2023 il Duca Piercarlo del Bardo ha ricevuto la delegazione del Principato di Shedingeh, guidata dal Principe Daniele I accompagnato personalmente dalla Principessa Angela e dal loro erede al trono insieme ai membri ufficiali del governo - il Ministro del Turismo Baronessa Federica e il Ministro della Cultura e delle Arti Dama Elena.
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Flandrensis e Shedingeh: cosa c'è dietro il patto storico firmato a Ca' Pallai?
Nel cuore dell'incantevole Appennino emiliano, tra vette e boschi, si è svolto un evento senza precedenti: la Contea Ecologica di Ca' Pallai ha accolto una delegazione straordinaria, un incontro di stato che ha dato vita a un trattato diplomatico di rilevanza internazionale. Il Principato di Shedingeh, proveniente dal lontano Canavese, ha fatto un viaggio per stringere legami con il Granducato di Flandrensis, rappresentato dall'illustre Consolato Estense in commissione temporanea.
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Un nuovo ruolo per la Geografia
Quella Geografia che fino agli anni cinquanta del secolo scorso si proponeva come sintesi conoscitiva enciclopedica dei vari ambiti dell'esistente non ha più piena validità. Oggi essa ha necessità di assumere una scala, una modalità di indagine e una finalità capaci di far cogliere nel contempo le cause e l'evolversi delle situazioni locali, statali, continentali e planetarie. Una geografia quindi in grado di cogliere gli aspetti del sociale e del culturale in rapporto alle situazioni ecologico ambientali e delle risorse. Una geografia cioè atta a fornire indicazioni sullo sviluppo sostenibile.
L'Uomo Autarchico
Può sembrare difficile da credere, ma c'è stato un tempo in cui la gente comune ha avuto un maggiore controllo sulla propria vita e ha abitato un mondo in cui la stragrande maggioranza degli individui era in grado di vivere in comunità solidali con i loro simili dove perseguire un'esistenza rurale lontano dal rumore dei centri commerciali; coltivare il cibo per il proprio consumo, parlare tra di loro e godere delle arti come la musica in una società senza televisione né videogiochi, una società centrata sulla trasmissione di valori tradizionali ai propri figli senza l'influenza nefasta delle scuole di regime e dei mass-media. Ma qualcosa è andato storto.
Zooantropologia e Identità
La Zooantropologia è la disciplina che studia la relazione tra l’uomo e le altre specie. Ma detto così, non è abbastanza, perché in realtà essa mette in luce alcuni aspetti che molto spesso vengono ignorati e che sono fondanti per la sua reale comprensione.
L'Ecologia Profonda
L’Ecologia Profonda (o Ecosofia) è un movimento filosofico e di pensiero, una visione del mondo a sfondo panteista che richiede un profondo rispetto per tutti gli esseri senzienti (e quindi anche gli ecosistemi) e per tutte le relazioni che li collegano fra loro e al mondo cosiddetto “inanimato”.
Etnobotanica, perché studiarla è importante?
L'etnobotanica è lo studio delle piante di una regione e dei loro usi pratici attraverso la conoscenza tradizionale di una cultura e di un popolo locali. Un etnobotanico si sforza quindi di documentare le usanze locali che coinvolgono gli usi pratici della flora locale per molti aspetti della vita, come le piante come medicinali, alimenti, sostanze intossicanti e vestiti.
La Cartografia Mitica, l'atto di creare e mantenere luoghi sacri
Esiste un'abbondanza di risorse, a questo punto della storia, per spiegare e preparare il terreno per questa comprensione fondamentale, qui sulla scia del cambiamento climatico, delle estinzioni di massa e della crescita sconsiderata della popolazione umana:
Qualcosa deve cambiare. Il modo in cui viviamo qui, sulla Terra, deve cambiare. La nostra situazione è diventata pericolosa.
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Sulla glorificazione del Lavoro
È di moda, nella nostra epoca, esaltare il lavoro, quale che sia e in ogni modo lo si compia, come se avesse un valore eminente di per sé, indipendentemente da qualsiasi considerazione d’altro ordine; è soggetto d’innumerevoli declamazioni tanto vuote quanto pompose, non solo nel mondo profano, ma anche, cosa ben più grave, nell'ambito delle organizzazioni iniziatiche rimaste in Occidente.
L’individualismo assoluto quale mezzo di affrancamento dall’oppressione dualistica
Cos’è la morale? In breve rappresenta l’insieme di valori ed atteggiamenti utili alla vita comunitaria. Ma se la vita comunitaria si basa su una morale menzognera ed innaturale imposta attraverso il giogo di un sistema politico artefatto il cui fine è la sola sopravvivenza dello stato, non implica che ciò che viene pubblicamente esposto ed esaltato come “bene” sia realmente ed oggettivamente tale.
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Spirito della Natura e Stregoneria: intervista a Lisa Catola
Essere strega per me è un modo di vivere la vita con la consapevolezza di essere parte della Natura in cui ogni cosa vivente è sacra. È un cammino spirituale fatto di pratiche concrete e reali che arrivano dalle Streghe che mi hanno preceduta, e che integro nella mia vita quotidiana. Trovo che sia essenziale per una strega, vivere seguendo i ritmi della Natura, onorarne i cambiamenti e in base a questi ritmi creare i propri incanti per trasformare la propria vita e aiutare anche gli altri a fare lo stesso.
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L'Origine dei Boschi Sacri, dimora degli Spiriti
Chiunque sia entrato in un bosco può capire il senso di sacro rispetto e anche una sorta di timore reverenziale che si prova vicino agli alberi, tra le piante, con gli animali che bisbigliano in sottofondo.
Sappiamo che in passato esistevano dei culti legati ai boschi e agli alberi perchè considerati sacri. L’origine di queste pratiche va ricercata come sempre nella vita dei nostri antenati, infatti l’uomo primitivo si trovò a vivere a stretto contatto con la Natura e con le grandi foreste, rigogliose e abbondanti.
Inizialmente il bosco poteva incutere timore sia per la sua impenetrabilità e anche perchè era il luogo dove vivevano i principali predatori.
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Fabrizio De André: l'internazionalista identitario
«Credo che ogni piccola etnia abbia diritto all'auto-determinazione. Anzi, se fosse per me tornerei ai Comuni liberi, alle città-stato.» (Fabrizio De André)
Rampollo favoloso e ribelle di una borghesia genovese distintissima, curioso del mondo e innamorato di sé, a vent’anni trascurava gli studi in giurisprudenza frequentando prostitute e suonando sulle navi da crociera.
Contestato dal Movimento Studentesco nel 1968 salì sul palco un po’ barcollante, scherzò dedicando La cattiva strada “al mio amico Nietzsche” e “al mio amico Cristo” e iniziò a suonare.
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Il tribalismo delle libere comunità
Se prescindiamo dalla famiglia, la tribù è quasi certamente la più antica forma di società umana; oggi sussiste in forma piena solo in alcune popolazioni isolate, poco numerose e particolarmente arretrate, ma, seppure in forma attenuata e residuale, continua tuttora a svolgere un ruolo di rilievo in non pochi paesi in via di sviluppo, e si potrebbe inoltre sostenere che ne rimanga il retaggio anche in molti tipi di comportamento sociale tuttora riscontrabili nelle società più sviluppate.
Libere Comunità: per una reale alternativa sociale
Il comunitarismo libertario è visto come movimento atipico da chi non conosce tale stile di vita, perché è davvero l'unica reale alternativa sociale che schiettamente combatte per un mondo nuovo. La nostra visione trae radici dall'anarchismo classico e dai pensatori che promuovevano libertà ed indipendenza. Nel nostro mondo, noi auspichiamo un predominio, in maniera non totalitarista, ma attraverso la libera associazione delle persone, delle comunità/tribù auto-sufficienti ed auto-governate.
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Introduzione all'Anarco Tribalismo e all'Anarco Comunitarismo
Da alcuni anni esiste una minoranza piccola ma sempre più influente nei media libertari contemporanei che si è sviluppata in alcuni paesi, considerata "eretica" dalla maggioranza. Questa minoranza, la cui voce è ogni giorno più forte nonostante coloro che sono interessati a zittirla.
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Organizzazione comunitaria e Rivolta contro la massificazione
In un mondo che si dipinge come pieno di libertà, svago, egoismo, di sviluppo tecnico e di progresso infinito verso uno stato di beatitudine e uguaglianza, si deve vedere infatti l'assoluto opposto. Come ha detto Hegel, viviamo in un mondo capovolto, dove la verità è essa stessa un momento del falso. Più questo mondo progredisce, più approfondisce le proprie conseguenze; più segue il proprio processo logico, più vediamo all'opera l'involuzione, più la realtà sprofonda nel degrado totale e in un non senso che rende la parola «nichilismo» sembra un eufemismo per descriverlo. C'è qualcosa di peggio del nichilismo («razionalità») e della scienza come base metafisica del mondo tecnico), è la «felicità di massa».
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Per una rete di Libere Comunità
L'idea di rimodellare il mondo e l'umanità, in virtù di una sfida non solo ecologica, ma economica, politica e sociale, ripensando al concetto di comunità e soprattutto di piccola patria ("small is better" direbbero gli inglesi o, meglio ancora, "less is more") è un'idea che, volenti o nolenti, terrà banco nel futuro prossimo.
Manifesto Antipolitico
Ci opponiamo alla politica giudicandola pratica di potere e riteniamo i partiti e gli esponenti politici dediti a interessi personali e non al bene comune.
Aristotele diceva che chi afferma l'inutilità della filosofia la può sostenere solo argomentando filosoficamente, così si potrebbe dire che colui che proclama la sua contrarietà alla politica, fa necessariamente politica.
Se vogliamo trovare un criterio unico valido per tutti ci dobbiamo riferire a ciò che nell'uomo è sempre presente e permane immutabile, cioè alla natura, che non è soggetta alle convenzioni umane.
Le Comunità Intenzionali Anarchiche
Alcuni anni fa, un gruppo pagano greco credeva nella possibilità di creare un villaggio dove poter vivere e lavorare in base alle proprie convinzioni e interessi. Questa sarebbe forse la salvezza nel mondo moderno: il ritorno alla comunità.
Può essere assurdo per molti, ma è senza dubbio un colpo duro contro il processo di urbanizzazione e concentrazione di popolazioni in cui ci troviamo, e questo è già qualcosa. La battaglia del futuro sarà tra centralizzazione e decentralizzazione, tra potere centrale e periferia.
Ambientalismo Senza Stato
Lo Stato e le sue istituzioni governative sono state dignitose nel mainstream ambientalista come forze palliative per affrontare e risolvere gli eccessi e i fallimenti del capitalismo e del neoliberismo verso una corretta gestione ambientale. Ma questo stato ambientale cade in evidenti contraddizioni rispetto al suo impegno formale con finalità ambientaliste. Inoltre, le istituzioni governative contribuiscono ad ampliare un atteggiamento nichilista nelle azioni ambientaliste della cittadinanza.
All'interno dei filoni ambientalisti dell'anarchismo, la questione dello Stato ha concentrato un'attenzione e una posizione rilevanti. Una prima critica verde si può trovare negli anarchici del diciannovesimo secolo, in cui lo Stato non ha spazio come forza violenta e centralizzata, in quanto corruttore della bontà della materia e della connessione riproduttiva e spirituale dell'uomo con la Natura.
La Società Naturale: una base per l'anarchismo verde
«Una comunità di non più di circa 500 persone, il massimo che una persona può conoscere, autonoma, autosufficiente e tecnologicamente disinteressata»
Non ne vale la pena. È una sorta di sporca utopia, ma le altre sicuramente non possono funzionare: capitalismo e socialismo si basano entrambi sulla teoria della "divisione del lavoro" che rende i ricchi più ricchi e i poveri più poveri. La ricchezza del commercio e dell'industria non "gocciola giù". I raccolti dei contadini, la ricchezza, vengono mangiati o altrimenti consumati. Tutto ciò che resta da "gocciolare" ai contadini è fuliggine, liquami, rottami e prodotti scadenti.
La ricchezza del nucleo è causata, non dal commercio e dall'industria, ma dalla fame della periferia, la cui terra viene utilizzata per nutrire il nucleo.
Lo stato-nazione non è un contratto sociale tra governati e governatori; è una prigione in cui i governati sono, e sono sempre stati, costretti dalle leggi, nate dalla religione, a obbedire sotto pena di violenza. Come si evolverà allora la società senza queste costrizioni? Qual è la società naturale?
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